MOLTO SPESSO, I PREZZI TROPPO BASSI APPLICATI NEI CENTRI ESTETICI SONO SINONIMO DI SPORCIZIA E SCARSA IGIENE.
ALLA BASE DI CONTAMINAZIONI E RISCHIO INFEZIONI SI POSSONO TROVARE DALL’EPATITE ALL’HIV.
A QUALI RISCHI SI VIENE ESPOSTI QUANDO CI AFFIDIAMO A PERSONALE NON IN REGOLA CON LE LEGGI DI IGIENE E STERILIZZAZIONE?
La trasmissione Le Iene, ha dedicato un ampio servizio a ciò che avviene realmente all’interno di alcuni centri estetici di Milano, dove i prezzi battono la concorrenza, proponendo servizi tradizionali ad un costo stracciato.
Come mai? Dopo aver visionato il servizio realizzato da Liza Boschin diventa semplice trovare una risposta.
L’inviata ha confrontato il listino prezzi di alcuni centri estetici milanesi e poi ha deciso di valutare il livello di qualità del servizio offerto. I centri presi in esame sono stati diversi e in ciascuno è stato possibile notare un livello di igiene davvero drastico: incrostazioni, lime non monouso, estetiste senza guanti, limature di unghie altrui ovunque.
Ma quali sono i veri rischi per i clienti? Ovviamente quello di prendersi una seria infezione.
Si tratta solo di sporcizia o questi centri potrebbero essere contaminati da batteri?
Per rispondere a questa domanda, la iena ha prelevato in ciascun posto visitato e all’insaputa delle dipendenti alcuni campioni da far valutare in un apposito laboratorio. Il risultato è stato sconvolgente, in quanto in ogni campione è stata riscontrata un’altra carica batterica totale pari a 7000 batteri per centimetro quadrato e tra questi sono stati trovati anche batteri potenzialmente pericolosi:
“Nell’80% dei casi stafilococco aureo, nel 30% escherichia coli e nel 20% candida albicans”. Come spiegato da un dermatologo, in presenza di un piccolo tagliettino, questo rappresenta inevitabilmente una porta d’ingresso per i microorganismi. “Non si scherza! Perché la contaminazione ematica porta all’epatite C, B o all’Hiv”, ha chiarito il dermatologo.
BATTERI AL CENTRO ESTETICO: COSA FARE PER UNA TOTALE SICUREZZA
Dopo i risultati choc rilevati dai campioni, la iena si è recata nuovamente nei centri estetici già visti per comunicare quanto emerso ma le proprietarie dei centri, tutte cinesi, non si sono dimostrate molto collaborative.
Ovviamente questo non avviene in tutti i centri gestiti da stranieri, poiché il livello di igiene non ha nulla a che fare con la nazionalità.
Come difendersi allora da questa situazione?
La iena Boschin è tornata in uno dei centri estetici visionati, quello più conforme alle normative di igiene. Le proprietarie hanno così spiegato come lavorano evitando in tal modo la diffusione di batteri e quindi eventuali rischi a carico delle clienti.
“Le postazioni per i servizi a mani e piedi devono essere posizionate in stanze separate, inoltre bisogna sterilizzare le poltrone con prodotti specifici professionali. Ad ogni fine trattamento bisogna ripulire internamente i fornetti per l’asciugatura delle unghie e fornire a ogni cliente un asciugamano personale o monouso.
Gli attrezzi vengono sterilizzati con acido peracetico, efficace anche contro Hiv ed epatite. Si rende molto importante l’utilizzo di lime usa e getta o la perfetta sterilizzazione di questi con prodotti specifici.”
Il direttore del Dipartimento Igiene e Prevenzione Sanitaria di Milano, Giorgio Ciconali ha spiegato che:
“La normativa prevede l’obbligo di utilizzare strumenti monouso, o di adottare modalità di sterilizzazione al passo con i tempi, cioè la tecnologia più avanzata esistente al momento del servizio, e ad oggi la tecnica di sterilizzazione più efficace si raggiunge solo con l’utilizzo dell’autoclave che purtroppo molti centi estetici in italia ancora non possiedono a causa dei costi elevati”.
La stessa normativa però non prevede gli esami eseguiti da Le Iene nei precedenti casi choc. “E’ giusto continuare a controllare questi tipi di esercizi, ma è giusto concentrare le forze su esercizi come i tatuatori dove le evidenze di rischio sono maggiori”, ha aggiunto ancora Ciconali.